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Dizion. 5° Ed. .
ALZARE
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pag.412
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ALZARE. Definiz: | Att. Levare o Sollevare checchessia da basso, e mandarlo e porlo in alto. |
Provenz. e catal. alsar alsar, spagn. alzar, dal lat. altus. − Esempio: | Dant. Inf. 25: Al fine delle sue parole il ladro Le mani alzò. |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 113: Tentò più volte e col capo e colle spalle se alzar potesse il coperchio. |
Esempio: | Bern. Orl. 40, 34: La coda alzava nel fuggire spesso. |
Esempio: | Tass. Gerus. 12, 69: E la man nuda e fredda alzando verso Il cavaliero, invece di parole, Gli dà pegno di pace. |
Definiz: | § I. E figuratam. − | Esempio: | Petr. Rim. 2, 116: Salito in qualche fama Solo per me, che 'l suo intelletto alzai, Ov'alzato per sè non fôra mai. |
Esempio: | Tass. Gerus. 18, 14: Inchino e riverente Alzò il pensier sovra ogni ciel sublime. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 21, 78: Perchè dal vino e da lussuria oppressi, Non alzasser la mente a belle imprese. |
Definiz: | § II. E pur figuratam. per Esaltare, Celebrare altamente. − | Esempio: | Petr. Rim. 1, 32: E fui l'uccel che più per l'aere poggia, Alzando lei che ne' miei detti onoro. |
Definiz: | § III. E per Far crescere di grado, di potere, di gloria, Nobilitare, detto così di persona come di cosa. − |
Esempio: | Varch. Lez. accad. 2, 85: Cercarò ben sempre.... con tutte le forzo mie, benchè poche e debolissime, non meno di alzarla [la lingua] che d'arricchirla. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 181: Egli è un pezzo che tu uscisti di cavaliere, e che mio padre non alzò mai uno tanto. |
Definiz: | § IV. Per Sollevare, Volgere insù, detto specialmente del volto e degli occhi. − | Esempio: | Dant. Purg. 4: Gli occhi pria dirizzai a' bassi liti, Poscia gli alzai al sole. | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 30: Alza Sofronia il viso, e umanamente Con occhi di pietade in lui rimira. | Esempio: | Buonarr. Fier. 4, 4, 21: Non fia sì temerario uom che presuma Alzar gli occhi a guardarvi. |
Definiz: | § V. Detto delle vesti, vale Tirarle su. − |
Esempio: | E Bocc. Decam. 7, 62: Alzandosi i gheroni della gonnella,.... non dopo molto gli empiè. |
Definiz: | § VI. Riferito alla voce alzare la voce, vale Mandar fuori la voce, Profferir le parole, in tuono alto o più alto. − |
Esempio: | Cas. Pros. 2, 62: Non istà bene alzar la voce a guisa di banditore; nè anco si dee favellare sì piano, che chi ascolta non oda. | Esempio: | Varch. Ercol. 371: Ciascuno piè ha necessariamente.... elevazione, la quale è quando s'alza con la voce la sillaba; e posizione, la quale è quando la sillaba s'abbassa. | Esempio: | Buonarr. Tanc. 1, 4: Senti com'ella va la voce alzando! E' se ne intende almen qualche parola. | Esempio: | Salvin. Annot. Tanc. 536: Paiono alquanto i comuni istrioni scordare, perchè alzano la voce nell'ultimo, acciocchè ella si senta. |
Definiz: | § VII. Per Levare in piedi, Far sorgere, detto di persona caduta in terra, giacente in letto, seduta o simili. − | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 33: Guardano: è preso, alzato, rialzato; Quei fermo: Maso, sei morto? È gelato. |
Definiz: | § VIII. Detto di un edifizio o di un'opera d'arte qualunque, vale Render più alto, Rialzare. − | Esempio: | Vill. G. 675: Per lo alzamento fatto del letto d'Arno, per la mala provvedenza del Comune di lasciare alzare le pescaie a coloro che avevano le mulina in Arno, la città fu più allagata. | Esempio: | Guicc. Stor. 1, 378: Erano necessitati per tutto il campo o d'alzare il terreno per ripararsi, o alloggiar nelle fosse. | Esempio: | Ricc. S. Cater. Lett. 206: Detto Lorenzo fa oggi forza voler alzare detta sua casa: di che siamo a' capitani di parte. | Esempio: | Dav. Lett. 545: Non ostante.... che l'uso di Firenze praticato sia, che chi ha finestra sopra tetto, o corte del vicino, la debba turare quando il vicino vuole alzare (qui assolutam.). |
Definiz: | § IX. Vale altresì Costruire, Edificare. − | Esempio: | Tass. Gerus. 11, 64: E mescolati alle ruine alzaro, Invece del caduto, altro riparo. | Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 4, 3: Babel, che temerario alzò la torre, Profondissimo ardì di fare un pozzo. |
Esempio: | Baldin. Vit. Bern. 93: Non esser possibile alzare un edifizio di quel sesto e di quella grandezza senza armarlo in più luoghi. | Esempio: | E Baldin. Decenn. 1, 47: Erasi appunto in quella città finita di alzare la bella fabbrica del Camposanto. |
Definiz: | § X. Riferito al prezzo delle cose che si vendono, o in qualunque modo contrattansi, vale Accrescere, Aumentare. − | Esempio: | Borgh. V. Lett. IV, 4, 262: Nè fusse in potere di poche buone borse con le loro endiche alzare i prezzi a loro piacere, ed ingrassarsi del sangue dei poveri. |
Esempio: | Dat. Vit. Pitt. 159: Se si rivollero i quadri da esso fatti, bisognò che alzassero il prezzo. |
Definiz: | § XI. Quindi Alzar checchessia, detto sempre di cose vendibili o permutabili, vale Crescerne il valore. − | Esempio: | Dav. Tac. P. 1, 19: Il denario per le guerre fu alzato da dieci assi a sedici, e pure i soldati toccavano i soliti dieci assi per un denario il giorno. |
Definiz: | § XII. Nel giuoco delle carte, Alzar le carte, o anche semplicemente Alzare, vale Dividere il mazzo delle carte in due, sovrapponendo poi la parte ch'era di sotto. − | Esempio: | Cant. Carn. 6: Noi abbiam carte a fare alla bassetta, E convien che l'un alzi e l'altro metta. |
Definiz: | §. XIII. Alzare è anche usato figuratam. per Rubare; ma è modo basso. − | Esempio: | Sassett. Lett. 55: Lascerò di dirvi adesso il romore che si è fatto dei presenti mandati attorno, di tartufi e fiasche di vino, delle quali ce ne fu pure alzata una da uno di quegli Aretini tanto amici nostri. |
Definiz: | § XIV. Alzare, dicesi nei Caffè per Levare, Portar via il servito, quand'uno ha preso la bevanda, e pagatone il prezzo. |
Definiz: | § XV. Alzare. Neutr. Esser alto, Aver d'altezza, Misurare in altezza. − |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 5, 134: Sopra un legno grosso un braccio, e lungo quanto la larghezza della sala, ne commesse un altro di due pezzi; di maniera che colla grossezza sua alzava due terzi di braccio. |
Esempio: | Soder. Coltiv. 80: Procurando che la paglia, che alzi quattro dita, sia sparsa sopra tavole secche. | Esempio: | Baldin. Vit. Bern. 25: La cui altezza dalla cima del piedistallo.... fino a quella della sua cornice, alzava 72 palmi. |
Definiz: | § XVI. Per Farsi alto, Divenire alto. − | Esempio: | Pulc. L. Morg. 23, 39: Non si fè mai di bestie tanto strazio, Tanto che 'l sangue alle cinghie quivi alza. | Esempio: | Machiav. Stor. 1, 110: Nel mille trecento trenta tre alzarono per un diluvio l'acque d'Arno.... in Firenze più che dodici braccia. | Esempio: | Cellin. Vit. 419: Venne quella gran piena d'acqua d'Arno, la quale alzò in bottega mia più d'un braccio e mezzo. |
Esempio: | Grazz. Pros. 2: Cominciò per sorte a mettere una neve sì folta, che in poco d'ora alzò per tutto un buon sommesso. | Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 2, 1: Mirò tranquillo il mare, Ed eccol procelloso al cielo alzare Fra lampi e fra baleni. |
Definiz: | § XVII. E per Andare, Levarsi in alto. − |
Esempio: | Dav. Colt. 528: Custodiscila [la ragnaia], e mantiella alta e fonda, perchè gli uccelli.... di vetta in vetta non se ne vadano con andari coperti, perchè non alzino, ma striscino e insacchino nella ragna. |
Esempio: | Soldan. Sat. 16: Qual grifagno falcon gira veloce Sopra la macchia, acciocchè, il tordo alzando, Mostri quant'è negli artigli feroce. |
Definiz: | § XVIII. Detto degli astri o del sole, vale Sorgere sull'orizzonte. − | Esempio: | Bemb. Rim. 39: E 'l sol là oltre ond'alza, inchini e smonti. |
Definiz: | § XIX. Detto delle piante, vale Crescere in altezza. − | Esempio: | Magal. Relaz. 80: La trefulim [sorta di palma] alza più di tutte. |
Definiz: | § XX. Detto di cose vendibili o permutabili, vale figuratam. Crescer di prezzo o di valore. − | Esempio: | Sassett. Lett. 360: Non hanno prezzo fermo [le monete], ma ora alzano, ora abbassano. |
Definiz: | § XXI. E detto del prezzo di checchessia, vale Aumentare. − | Esempio: | Segn. B. Stor. fior. 376: Il quale [prezzo del grano] quanto più alzò, chè si condusse infino a lire otto lo staio, tanto più fece abbondanza per tutto. |
Definiz: | § XXII. Alzare, riferito alle palle da biliardo, vale, in detto giuoco, Distare dalla mattonella. |
Definiz: | § XXIII. Neutr. pass. alzarsi Levarsi in alto. − | Esempio: | Ar. Orl. fur. 2, 49: Come suol far la peregrina grue, Che corre prima, e poi vediamo alzarse A la terra vicina un braccio o due. | Esempio: | Segner. Mann. marz. 5, 4: Il fumo solo, che s'alza continuamente da sì gran fuoco, basterà a generare un'eterna notte. |
Definiz: | § XXIV. E figuratam. − |
Esempio: | Tass. Gerus. 7, 79: Le preghiere Mosse dalla speranza in Dio secura S'alzar, volando alle celesti spere. |
Definiz: | § XXV. E pur figuratam. per Crescere di dignità, di potere, Nobilitarsi. − | Esempio: | Dav. Tac. 1, 181: Agusto ebbe concetto di dar sua figliuola a cavaliere, è vero; perch'ei pensava a ogni cosa: e vedendo quanto chi la togliesse s'alzasse, ragionò di Proculeio, e d'altri quieti, e non curanti di stato. |
Definiz: | § XXVI. Alzarsi, detto degli astri o del sole, vale Sorgere, Elevarsi sull'orizzonte. − | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 26: Già più alzandosi il sole, e cominciandosi a riscaldare, a tutti parve di dover verso casa tornare. |
Definiz: | § XXVII. Detto del vento, vale Cominciare a tirare. |
Definiz: | § XXVIII. Detto degli edifizj, vale Ergersi, Inalzarsi dal suolo. − |
Esempio: | Bard. Grand. Rom. 71: Rispose [Apollodoro] che il tempio voleva essere più alto, e più capace e concavo, acciò con più bella prospettiva nella via sacra s'alzasse. |
Definiz: | § XXIX. Per Divenire, Farsi alto. − |
Esempio: | Alam. L. Colt. 2, 40: Nè si vedesse invano muover foglia, Nè l'onda alzarse. | Esempio: | Tass. Gerus. 15, 40: Già parea più bassa farsi L'isola prima, e la seconda alzarsi. |
Esempio: | Galil. Comm. ep. 2, 147: Nel plenilunio i flussi e reflussi son grandi, perchè l'acqua si alzi molto sopra il comune. |
Esempio: | E Galil. Comm. ep. 2, 151: La neve in questa notte passata.... si è alzata un buon palmo. |
Definiz: | § XXX. Detto delle piante, vale Crescere in altezza. − | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 163: La lentaggine è una pianta che s'alza da terra quanto il levistico, o poco più. | Esempio: | Rucell. Or. Dial. R. 10: Perchè elle [le piante] s'alzano e fannosi grandi, l'anima loro chiamasi vegetativa. |
Definiz: | § XXXI. Per Esser alto, Aver di altezza. − | Esempio: | Baldin. Vit. Bern. 25: Sopra il piedistallo posavano leggiadramente le colonne e i pilastri, e tutto insieme.... si alzava in palmi 46 e mezzo. |
Definiz: | § XXXII. Alzarsi, e Alzarsi su, riferito a chi segga, stia in ginocchio o disteso, o sia in letto, vale Rizzarsi in piede, Sorgere, Levarsi. − | Esempio: | Car. Eneid. 10, 1353: E così detto, alzossi Su la ferita coscia. | Esempio: | Dat. Lepid. 92: Stette accorto un mariuolo, e quando s'alzò, levò via il guanto. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 242: Non si levano [i peccatori] da' pericoli di ricadere, onde, come infermi che non si alzano dalle piume, appena svegliati si raddormentano. | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 3, 243: Eh, se non volete che il sonno vi riassalga, alzatevi su: fuggite i passatempi, fuggite l'ozio, fuggite i divertimenti (qui figuratam.). |
Esempio: | Mont. Iliad. 15, 101: Alzârsi i Numi Tutti al vederla, e con ambrosie tazze L'accolsero festosi. |
Definiz: | § XXXIII. Alzarsi, trovasi usato assolutam. per Alzare a sè i panni, le vesti. − | Esempio: | Giamb. Oros. 56: E a coloro che dubitavano, alzandosi, e il corpo mostrando loro, addomandavano se nel ventre delle loro madri o mogli attentavano di fuggire. | Esempio: | Vill. G. 2, 116: Tegghiaio Aldobrandi, veggendo lo Spedito, che nel consiglio gli avea detta villania e che si cercasse le brache, s'alzò, e trassesi de' caviglioni cinquecento fiorini d'oro ch'avea. |
Definiz: | § XXXIV. Alzare a cielo, o al cielo, o alle stelle, alcuna persona o cosa, vale Lodarla altamente. − |
Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 193: Lodare la persona in sua presenza, ammirare ed alzare al cielo le sue buone qualità ec. | Esempio: | Franz. M. Rim. burl. IV, 1, 58: Chi dunque al ciel non t'alza (parla d'un certo vino) ha mille torti. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 341: Poscia vi fu chiamato il popol romano, che lo alzava al cielo. |
Definiz: | § XXXV. Alzar la bandiera, lo stendardo, o simili, è figura tolta dagli eserciti, e vale Iniziare qualche grande impresa o novità, Farsene capo. − | Esempio: | Dav. Tac. 1, 54: E divenuto potente appresso uno, odioso a tutti, lo stendardo alzò a coloro, che seguitando ec. |
Definiz: | § XXXVI. Alzare il capo, parlandosi di estinti, vale Risorgere. |
Definiz: | § XXXVII. Alzar il ciglio, o le ciglia, vale Mostrare il viso, Farsi vivo; ma non usasi che colla negativa, e dicesi di chi ha timore o vergogna. − | Esempio: | Vill. M. 4, 298: Ed essendo messer Niccola appresso del re, niuno de' baroni osava alzare il ciglio. |
Definiz: | § XXXVIII. Alzar le ciglia contro di alcuno, vale Rivoltarglisi superbamente. − | Esempio: | Dant. Inf. 34: S'ei fu sì bel com'egli è ora brutto, E contra il suo Fattore alzò le ciglia, Ben dee da lui procedere ogni lutto. |
Definiz: | § XXXIX. Alzarsi contro ad alcuno, vale Contrastargli, Opporglisi. − | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 24, 2, 94: Lieve cosa gli sarà [a Dio] prendere a buttar nel fuoco dell'inferno l'uomo,.... che la fa seco da Lucifero, e gli si alza contro, e ardisce di muovergli guerra. |
Definiz: | § XL. Alzar le corna o la cresta, vale Venire in superbia, Montare in orgoglio. − |
Esempio: | Petr. Rim. 2, 274: Fondata in casta ed umil povertate, Contra tuoi fondatori alzi le corna. | Esempio: | Cecch. Esalt. 2, 2: Questi tamburetti Per la città fan che gli spadaccini Alzan tutti la cresta. | Esempio: | Varch. Suoc. 3, 5: Io dirò il vero; poichè voi avete avuto questo poco di roba più, voi avete alzato la cresta, e fate molto del grande. | Esempio: | Menz. Sat. 89: Che tracotanza e che superbia è questa, Con un parlar spropositato e matto, Con Pindaro volere alzar la cresta? |
Definiz: | § XLI. Alzare il dito, vale Promettere solennemente, Giurare. Modo poco usato. − | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 228: Di' su, che i' te lo prometto. P. Dite: Alla fede. B. Alla fede. P. Alzate il dito. B. Ecco. |
Definiz: | § XLII. Alzar la fede, Modo anche questo poco usato, vale lo stesso del § precedente. Venne dall'uso de' nostri antichi di portare nel dito indice un anello, chiamato fede. − | Esempio: | Cellin. Vit. 441: A queste mie parole il duca alzò la fede e disse: fa' conto di averle sepolte in una cassettina di diamanti. | Esempio: | Ambr. Bern. 1, 2: Come in ogni altra cosa segretissimo Vi son, così prometto in questo d'essere: Non dubitate. A. Alza la fede. G. Eccola. |
Definiz: | § XLIII. Alzare il fianco, vale Mangiar lautamente, Distendere bene la pelle; ma è modo basso. − | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 418: Io ho per un tratto alzato il fianco da re. | Esempio: | Grazz. Pros. 344: E fra molte contò due cose avervi trovate eccellentissime per alzare divinamente il fianco. |
Definiz: | § XLIV. Alzare il gomito, nel linguaggio familiare, vale Bere soverchiamente. − | Esempio: | Fag. Rim. 5, 74: Persuade a ciascun digiuno e gemito, Ed egli pappa ed alza allegro il gomito. |
Esempio: | Lam. Dial. 57: Ma siccome era dopo cena, ed aveva egli bene alzato il gomito,.... si messe a russare solennemente. |
Definiz: | § XLV. Alzar la mano, vale talvolta Largheggiare, Trascorrere oltre misura in far checchessia; lo stesso che Allargar la mano. − |
Esempio: | Red. Lett. 2, 208: Si avverta però di non alzar molto la mano con la gommagutte, perchè in gran dose può produrre degli sconcerti. |
Definiz: | § XLVI. Alzar le mani ed anco la mano, vale Battere, Percuotere, Venire alle mani. − | Esempio: | Allor. Cap. 392: Dispiacemi veder gli uomini strani, Che non sanno uno scherzo sofferire, E per ogni cosuzza alzan le mani. | Esempio: | Buonarr. Aion. 2, 85: E quasi disputando, alzar la mano Quei di Cortona e di Montepulciano. |
Definiz: | § XLVII. Alzar le mani al cielo; atto di Pregare o Ringraziare Iddio. − | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 104: Senza mutar colore, alzato il viso e le mani al cielo, disse ec. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. 28: Allora ci dilettano i benefizj, e ne alziamo le mani al cielo, quando chi gli dà, gli dà con discorso e a chi li merita. |
Definiz: | § XLVIII. Alzar i mazzi, vale Alzar la voce, Strepitare, Dare in escandescenze. La similitudine fu tolta dagli stampatori, che alzando i mazzi e battendoli sulla forma, facevano strepito. − |
Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 12, 99: Così sento Ghirone alza co' suoi I mazzi, e grida vendetta vendetta. | Esempio: | Fag. Comm. 2, 236: Lena, tu mi vuo' fare alzare i mazzi. |
Definiz: | § IL. Trovasi usato anco per Rubare, Portar via. Modo basso. − | Esempio: | Ambr. Furt. 4, 6: Io, mentre che egli badava a civettare altrove, con altra chiave contraffatta ho alzato e' mazzi, e voglio vendere questi drappi. | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 5, 5: Di cappa in cappa traghettava 'l furto, Non senza ristio che un più fin ribaldo, A tor lui di peccato, alzasse i mazzi. |
Definiz: | § L. Alzar le risa, vale Ridere con istrepito. − | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 125: La quale, un'altra volta alzando le risa, disse ec. |
Definiz: | § LI. Alzar le vele, vale Mettere, Spiegare le vele, e figuratamente Partire, Mettersi in viaggio. − | Esempio: | Dant. Purg. 1: Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 18, 141: Al vento di maestro alzò la nave Le vele a l'orza, ed allargossi in alto. |
Definiz: | § LII. Alzar la voce, vale Gridar forte, in tuono concitato. − | Esempio: | Cellin. Vit. 135: Allora subito io alzai la voce, e dissi ec. | Esempio: | Tass. Gerus. 11, 60: Vie più feroce Divenendo il Circasso alza la voce. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 330: Alzano la voce, niuno mortale nè in armi nè in fede avanzare i Germani. | Esempio: | Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 50: Non dubitò la sfacciata [donna] d'alzar pubblicamente la voce e chiamarlo ipocrito. |
Definiz: | § LIII. Quindi Alzare la voce contro qualcuno, vale Riprenderlo, Rimproverarlo con forza. − | Esempio: | Segner. Pred. Pal. ap. 98: Perchè nè alzarono essi [i prelati] contro di loro la voce,.... nè si curarono che altri mai l'alzasse per essi. |
Definiz: | § LIV. Non potere alzar la voce, dicesi di Chi non ha autorità o coraggio d'interloquire in qualche discussione o argomento. |
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